Il regalo migliore per la festa del papà? Un trattamento benessere

Il prossimo 19 marzo sorprendi tuo padre con un regalo veramente unico: un trattamento benessere per fargli ritrovare le energie e dimenticare lo stress!

Per la festa del papà puoi, quindi, scegliere tra i molteplici trattamenti dedicati all’uomo, tra cui:

  • la depilazione definitiva, molto apprezzata da uomini di tutte le età, per sentirsi sempre in ordine o per piacersi di più;
  • il ritocco delle sopracciglia, sempre più di moda anche tra la clientela maschile;
  • la pulizia del viso, per prevenire e combattere l’invecchiamento della pelle;
  • il gommage o lo scrub, per un’esfoliazione più profonda;
  • la pedicure, soprattutto quella curativa;
  • il massaggio, che potrà essere tonificante, rilassante o defaticante.

E molto altro ancora.

L’uomo, quindi, oggi si affida a un centro estetico al pari della clientela femminile, senza timore, in cerca anche lui di un momento da dedicare alla propria bellezza e al proprio benessere. Soprattutto il massaggio, uno dei trattamenti più richiesti, è particolarmente indicato per gli uomini moderni abituati a una vita frenetica e al doversi gestire tra i mille impegni.

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5 cose da sapere: Fanghi

1) Cos’è la fangoterapia?

Si tratta di una terapia termale che si effettua utilizzando fango termale maturo, che viene applicato sulla pelle a una temperatura di circa 37 gradi e per circa 15 minuti.

2) Quali sono le proprietà dei fanghi?

I fanghi sono composti da un miscuglio di acqua e argilla. Per sfruttare le sue proprietà, il fango viene solitamente fatto maturare in acqua termale per circa 12 mesi. In questo modo, l’argilla assorbe le proprietà dell’acqua termale.

3) Quali sono le cure con i fanghi?

Il trattamento con i fanghi viene scelto da tutti coloro che vogliono migliorare gli inestetismi cutanei. Agisce localmente sulla cellulite, le smagliature, l’acne, le rughe e i punti neri.

4) Esistono controindicazioni?

Pur trattandosi di trattamento estetico, si sconsigliano i fanghi alle persone che presentano artropatie acute, ulce emorraghiche ed epilessia. Sconsigliato anche alle donne in gravidanza.

5) Quando farli?

Si possono fare tutto l’anno. Un ciclo completo di solito richiede tre mesi, quindi il periodo è da valutare in base alle proprie esigenze.

Ricostruzione unghie con gel: tip o cartina?

Per chi vuole avere le mani sempre in ordine ma non ha tempo a sufficienza per prendersene cura come vorrebbe, la ricostruzione unghie con gel rappresenta la soluzione ideale. Nata in America da un’idea (pensate un po’!) di un dentista, la ricostruzione delle unghie con l’ausilio del gel è un trattamento molto richiesto anche in Italia ormai da diverso tempo.

Partiamo da una distinzione. Il gel può essere utilizzato in due modi: sull’unghia naturale, e in questo caso parliamo di applicazione del gel, o su una tip o cartina, ottenendo così anche un allungamento. L’applicazione del gel è una tecnica più semplice e veloce, che consiste nell’applicazione, appunto, di uno o più strati di gel per garantire all’unghia resistenza e forza.

La ricostruzione vera e propria, invece, si ottiene grazie all’utilizzo di tip o cartine. Vediamo quali sono le differenze. Le tip sono delle protesi in plastica che consentono un allungamento veloce di tutte le unghie della mano, in maniera uniforme. Quindi sono l’ideale per la cliente che desidera effettuare un allungamento su tutta la mano. Le cartine sono delle vere e proprie cartine che vengono utilizzate spesso per ricostruire un’unghia rotta o per migliorare, ad esempio, degli angoli che hanno subito una modifica.

La scelta tra tip o cartina spetta sempre alla cliente, su consiglio del professionista che valuta le esigenze, analizzando però caso per caso. Sostanzialmente, possiamo dire che le tip rappresentano la soluzione ideale quando si hanno unghie molto corte e si vuole ottenere un effetto uniforme su tutta la mano; le cartine, invece, sono l’ideale per aggiustare traumi o intervenire su una specifica unghia.

Nel caso in cui si decida di procedere con le tip, queste saranno scelte in base alle dimensioni naturali dell’unghia e saranno applicate utilizzando un sottile strato di colla, facendole aderire alla lamina ungueale. Una volta che la tip è stata applicata si potrà scegliere la lunghezza.

Per quanto riguarda, invece, le cartine, queste sono già adesive e quindi non richiedono l’utilizzo della colla. Vengono applicate facendole aderire e posizionandole sotto il margine libero dell’unghia. Anche in questo caso è possibile decidere la lunghezza che si desidera ottenere.

La ricostruzione unghie in gel è perfetta anche per chi soffre di onicofagia, ossia l’abitudine di mordere il bordo libero delle unghie. Quando l’esperta in ricostruzione si trova di fronte una cliente che presenta il disturbo, solitamente consiglia l’applicazione di tip o cartine, anziché la semplice applicazione del gel. Questo perché, attraverso l’utilizzo di protesi non naturali, la cliente non può più continuare con il suo vizio e, inoltre, è possibile ottenere un effetto estetico molto più piacevole.

Che aspetti, richiedi ora il trattamento di ricostruzione unghie con gel presso IC Center!

Primavera: rigenera la pelle con la frutta e la verdura di stagione

La bellezza parte da dentro. Quindi, per eliminare il grigiore accumulato durante l’inverno sulla pelle del nostro corpo, e prepararla alla bella stagione, possiamo partire da ciò che mettiamo sulla tavola. Come abbiamo già visto, la frutta e la verdura di stagione rappresentano dei fantastici alleati per la bellezza della nostra pelle.

Ciò che mangiamo influisce sulla salute della pelle. Carenze o, al contrario, eccessi dal punto di vista nutrizionale possono contribuire a rendere la cute più spenta e opaca; un problema che si presenta in maniera più evidente quando passiamo dall’inverno alla primavera, ossia quando le tossine accumulate durante il periodo più freddo rischiano di comprometterne la bellezza. Come intervenire?

L’idratazione è l’arma principale. Partiamo dall’acqua: bisogna berne tanta, naturalmente. L’ideale sarebbe bere spesso (meglio se a stomaco vuoto) e aggiungere ogni tanto qualche goccia di succo di limone. All’acqua si può affiancare il tè verde, ricco di antiossidanti e particolarmente idratante. Sì, quindi, anche ad alimenti ad alto contenuto di acqua, come la frutta fresca e la verdura e gli ortaggi di stagione.

La frutta primaverile comprende le fragole, le ciliegie, le nespole, le prugne, le arance, il melone, le pesche e le albicocche:

  • le fragole regolano l’intestino grazie al loro apporto di fibre e contribuiscono inoltre allo sviluppo dei globuli rossi nel sangue grazie alla vitamina C;
  • le ciliegie hanno proprietà depurative e diuretiche, regolarizzano la funzione intestinale e stimolano la produzione di collagene;
  • le nespole sono costituite principalmente da acqua, contengono molti sali minerali e hanno un basso apporto calorico;
  • le prugne contengono vitamina A e C e sono ad alto contenuto di potassio, fosforo, calcio, magnesio e ferro;
  • le arance sono particolarmente ricche di carboidrati e fibre e svolgono la funzione di antiossidanti;
  • il melone circa il 95% di acqua ed è ricco di vitamina A, B e C;
  • le pesche hanno pochissime calorie, contengono molta acqua e hanno un effetto diuretico e depurativo;
  • le albicocche sono dei potenti antiossidanti grazie soprattutto alla vitamina A che argina gli effetti dei radicali liberi.

Per quanto riguarda, invece, la verdura primaverile abbiamo gli asparagi, le zucchine, le melanzane, i ravanelli e il rabarbaro:

  • gli asparagi contengono fosforo e vitamina B e sono ricchi di manganese e vitamina A con effetti benefici sui reni, sui legamenti e sulla pelle;
  • le zucchine sono ad alto contenuto di acqua e sono raccomandate nelle diete ipocaloriche;
  • le melanzane combattono i radicali liberi grazie all’acido criogenico e sono un ottimo alleato contro il colesterolo cattivo;
  • i ravanelli apportano molti benefici all’organismo e sono molto apprezzati per le loro proprietà depurative;
  • il rabarbaro inibisce l’assorbimento di liquidi e apparto benefici all’intestino.

Dunque, largo spazio a cibi che hanno potere antiossidante e difendono la pelle dagli attacchi dei radicali liberi. Da evitare, infine, cibi ricchi di grassi saturi, il sale in quantità eccessive, le bevande gassate e gli alcolici.

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5 cose da sapere: Peeling Corpo

1) In cosa consiste?

Il peeling corpo è un trattamento estetico che consiste in un massaggio effettuato su tutto il corpo, utilizzando prodotti esfolianti.

2) Perché farlo?

Si consiglia di effettuare il peeling corpo al cambio di stagione. In questo modo, si prepara la pelle ad accogliere le nuove temperature (dal caldo al freddo o dal freddo al caldo).

3) Quali sono i benefici?

Il peeling corpo elimina le cellule morte della pelle, ringiovanisce il corpo, nutre e leviga la pelle, ossigena i tessuti, migliora la circolazione sanguigna e l’aspetto delle cicatrici.

4) Ci sono controindicazioni?

Il peeling corpo non prevede particolari controindicazioni. Prestare attenzione in caso di pelle troppo secca e sensibile. Si consiglia di far passare almeno un mese tra una seduta e l’altra.

5) Quando farlo?

Il peeling corpo può essere effettuato tutto l’anno. Come anticipato, il periodo migliore cade durante il cambio di stagione, quando si passa dalla stagione calda alla stagione fredda e viceversa.

Laser a diodo: le risposte a tutte le tue domande, parte 3

Nel primo e secondo approfondimento sul laser a diodo abbiamo già affrontato alcuni dei dubbi più interessanti e importanti che i clienti si pongono prima di procedere con il trattamento. Con quest’ultimo articolo vogliamo porre l’attenzione su quanto sia importante scegliere il centro giusto dove effettuarlo e quanto sia fondamentale, soprattutto per il risultato, affidarsi a un professionista certificato.

Partiamo dalla scelta del centro dove effettuare il trattamento. Come abbiamo detto più volte, il trattamento laser a diodo sfrutta un macchinario laser che emette una luce in grado di agire direttamente sulla melanina nera del pelo. Questo può portare a pensare che qualsiasi centro estetico, una volta acquistato il macchinario, possa proporre il servizio. In realtà, non è così. Per utilizzare il macchinario, è necessario che l’operatore abbia una specifica certificazione. Nel momento in cui si contatta un centro è fondamentale richiedere quando e come l’operatore che effettuerà il trattamento abbia ottenuto la certificazione.

Mettersi nelle mani di un operatore qualificato è fondamentale per due motivi. Il primo, quello più importante, è dato dal fatto che l’operatore con qualifica è in grado di garantire che tutto venga eseguito nella massima sicurezza. Il secondo, invece, riguarda il risultato che è possibile ottenere al termine della seduta. Un operatore adeguatamente formato avrà una conoscenza approfondita del macchinario e del sistema laser e rappresenterà quindi una garanzia per la buona riuscita del trattamento.

IC Center effettua il trattamento con il laser a diodo per l’epilazione definitiva, per eliminare in maniera progressiva il problema dei peli superflui. Il centro ha a disposizione un personale qualificato e utilizza un macchinario laser con lunghezza d’onda diodo 808 nm, monocromatico, di classe 4. La classe del macchinario identifica i requisiti di sicurezza necessari al suo utilizzo. Le classi vanno da 1 a 4. Tutti coloro che utilizzano un laser di classe 4 devono avvalersi di un addetto alla sicurezza laser per la valutazione del rischio. Il rischio in questo caso comprende la pericolosità per gli occhi e per la pelle e il rischio incendio.

Per l’utilizzo di un macchinario di classe 4 è richiesta la formazione. Inoltre, come dispositivi di protezione individuale, sono obbligatori gli occhiali, sia per l’operatore sia per il paziente, e come misure di prevenzione è necessario evitare l’esposizione diretta e diffusa dell’occhio e della pelle ed evitare riflessioni accidentali del fascio di luce. Il macchinario deve avere, poi, una chiave di comando per consentire l’utilizzo solo al personale qualificato e autorizzato e deve funzionare solo in zone controllate dagli operatori. Infine, tutti gli apparecchi di classe 4 devono essere dotati di un attenuatore del fascio quando è in attesa di funzionare, per evitare l’uscita di radiazioni.

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5 cose da sapere: Massaggio Hot Stone

1) Come si effettua?

Il massaggio Hot Stone si effettua posizionando sul corpo delle pietre vulcaniche riscaldate che agiscono rilasciando il loro calore. A questo è possibile associare l’utilizzo di oli essenziali o aromi.

2) Quali sono i benefici?

Questo trattamento è indicato per mal di schiena, stress, insonnia, depressione e per curare dolori muscolari, reumatici o artritici. Inoltre, ha dei benefici anche sulla circolazione.

3) Quali e quanti sono i Chakra?

I Chakra appartengono alla tradizione orientale. Sono 7 e rappresentano i punti dove risiedono le energie vitali. Si trovano lungo la colonna vertebrale e a ogni punto corrisponde un organo del corpo.

4) In cosa consiste la tecnica USA?

Il trattamento che si usa di più in Occidente arriva dagli Stati Uniti. La tecnica consiste nell’utilizzare 54 pietre calde di origine vulcanica e 18 pietre fredde (solitamente marmo). Nella prima fase si ristabiliscono i Chakra, mentre nella seconda fase si usano le pietre bianche per risvegliare la pelle.

5) Quali sono le controindicazioni?

Il trattamento è sconsigliato a chi soffre di fragilità capillare o presenta ferite aperte o infiammazioni dei vasi linfatici.

Laser a diodo: le risposte a tutte le tue domande, parte 2

Nel precedente approfondimento abbiamo parlato di quanto sia importante comprendere alcuni aspetti fondamentali che riguardano il trattamento con il laser a diodo, come l’allungamento del numero di sedute, l’efficacia su sei fototipi, l’intervento sulle cellule e soprattutto l’azione sulla melanina nera che comprende quasi tutti i tipi di peli (tranne i peli bianchi e rossi).

Con questo nuovo approfondimento vogliamo porre l’attenzione su altre tre questioni. Partiamo dalla prima. Il laser a diodo utilizzato per l’epilazione definitiva garantisce un risultato migliore se la pelle è ben idratata e quindi maggiormente elastica. Per arrivare alla seduta preparate, e far sì che il laser a diodo funzioni bene, è importante agire con un trattamento esfoliante e di nutrimento dell’epidermide qualche settimana prima. Per il trattamento esfoliante si può scegliere un peeling corpo, da effettuare utilizzando lo scrub, a cui aggiungere un massaggio relax per ridare elasticità alla pelle. Per il nutrimento basta stendere sulla pelle una crema idratante. L’importante è scegliere con cura il prodotto più indicato per il proprio corpo (per le pelli secche, per le pelli grasse o per quelle più sensibili).

Il laser, poi, è un progressivo definitivo. Questo significa che il risultato che si può ottenere e il numero delle sedute necessarie dipende da diversi fattori e variabili. Ad esempio, è molto importante valutare la densità del pelo, ossia la quantità di peli presenti sulle zone da trattare, e la sua struttura. Non solo, incide particolarmente anche l’età del soggetto e la sua situazione ormonale. In media, ogni seduta può durare da un minimo di 15 minuti a un massimo di un’ora e mezza e molto dipenderà dalla zona che viene trattata.

Altro aspetto fondamentale, da non sottovalutare prima del trattamento, è la necessità di non sottoporre il pelo alla ceretta, di non eliminarlo con le pinzette e di non decolorarlo. In sostanza, qualche giorno prima dell’intervento con il laser, la zona dovrà essere trattata solo con il rasoio. In questo modo, durante la seduta i peli saranno nella fase anagen, ossia nella fase di crescita del ciclo vitale dei peli, e avranno la possibilità di essere colpiti maggiormente dall’energia luminosa.

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Pelle in primavera, preparala alla nuova stagione

Prima dell’arrivo della primavera la pelle ha bisogno di essere preparata al cambio di stagione. I giusti accorgimenti garantiranno non solo un rinnovamento, ma anche una protezione all’esposizione del sole quando le temperature saranno più alte. Saranno necessari, sicuramente, scrub, maschere e gommage ma anche creme idratanti, meglio se con protezione UV.

Ma vediamo meglio come intervenire. La pelle durante l’inverno, soprattutto quella del viso, subisce gli effetti delle basse temperature e diventa più secca, disidratata, soggetta a rossori e a produrre più sebo, anche a causa dell’alimentazione che è più calorica. Per ridarle nuova vita bisogna eliminare le cellule morte e le tossine accumulate durante la stagione più fredda, così da riattivare la circolazione.

In questo caso, vengono in aiuto lo scrub e il gommage che, con la loro azione esfoliante, consentono di pulire in profondità la pelle e di rigenerare le cellule. Per un’azione più delicata si sceglierà il gommage, mentre per un’azione più decisa è meglio optare per lo scrub. Si tratta di un passaggio fondamentale e, vista la sua importanza, non bisogna sottovalutare la scelta dei prodotti, che dovranno essere specifici e ad azione altamente purificante.

All’esfoliazione è necessario aggiungere l’idratazione. L’idratazione è importantissima dal momento che le temperature iniziano ad alzarsi e la pelle, di conseguenza, ha bisogno di una maggiore quantità di acqua. Una volta rimosse le cellule morte grazie all’azione esfoliante, la pelle deve essere idratata con una crema, da stendere due volte al giorno (mattina e sera). A differenza della crema utilizzata durante l’inverno, in primavera è meglio scegliere un prodotto da una texture più leggera e che, oltre ad avere effetti idratanti, è anche in grado di donare un effetto illuminante e di schermo ai raggi UV.

La protezione è, infatti, un altro aspetto da non sottovalutare. Anche se il sole non scalda come in estate, i raggi UV colpiscono comunque la nostra pelle e potrebbe causare più danni proprio perché non si prendono le giuste precauzioni.

E l’alimentazione? Anche questa è molto importante: ciò che mettiamo in tavola si riflette sul nostro corpo. Per preparare la pelle alla bella stagione è opportuno prediligere frutta e verdura, bere molta acqua (almeno 1 litro e mezzo al giorno, meglio se liscia) ed evitare di utilizzare troppo sale e di bere bevande ricche di zuccheri.

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5 cose da sapere: Massaggio Balinese

1) Da dove proviene?

Come si può dedurre dal nome, il massaggio balinese nasce a Bali e diviene popolare all’inizio del secolo scorso.

2) Quale tecnica si utilizza?

La tecnica utilizzata prevede movimenti dolci e rilassanti alternati a massaggi più forti e localizzati su specifiche parti del corpo. Si parte dagli arti inferiori per poi arrivare alla schiena e alle braccia. Per concludere, si massaggiano i capelli e il cuoio capelluto.

3) Quali oli scegliere?

Si preferiscono oli vegetali naturali come l’olio di cocco, di sesamo e di jojoba. Si possono aggiungere anche oli essenziali come quello di rosa.

4) Quali sono i benefici?

Il massaggio balinese può avere benefici sia a livello mentale sia fisico. Può alleviare la tensione dovuta allo stress e favorire la circolazione sanguigna. Inoltre, aiuta a eliminare le tossine e a rendere più morbida la pelle.

5) Quali sono le controindicazioni?

Il massaggio è controindicato quando è presente un’infiammazione o un dolore in fase acuta.