Laser a diodo: le risposte a tutte le tue domande, parte 2

Nel precedente approfondimento abbiamo parlato di quanto sia importante comprendere alcuni aspetti fondamentali che riguardano il trattamento con il laser a diodo, come l’allungamento del numero di sedute, l’efficacia su sei fototipi, l’intervento sulle cellule e soprattutto l’azione sulla melanina nera che comprende quasi tutti i tipi di peli (tranne i peli bianchi e rossi).

Con questo nuovo approfondimento vogliamo porre l’attenzione su altre tre questioni. Partiamo dalla prima. Il laser a diodo utilizzato per l’epilazione definitiva garantisce un risultato migliore se la pelle è ben idratata e quindi maggiormente elastica. Per arrivare alla seduta preparate, e far sì che il laser a diodo funzioni bene, è importante agire con un trattamento esfoliante e di nutrimento dell’epidermide qualche settimana prima. Per il trattamento esfoliante si può scegliere un peeling corpo, da effettuare utilizzando lo scrub, a cui aggiungere un massaggio relax per ridare elasticità alla pelle. Per il nutrimento basta stendere sulla pelle una crema idratante. L’importante è scegliere con cura il prodotto più indicato per il proprio corpo (per le pelli secche, per le pelli grasse o per quelle più sensibili).

Il laser, poi, è un progressivo definitivo. Questo significa che il risultato che si può ottenere e il numero delle sedute necessarie dipende da diversi fattori e variabili. Ad esempio, è molto importante valutare la densità del pelo, ossia la quantità di peli presenti sulle zone da trattare, e la sua struttura. Non solo, incide particolarmente anche l’età del soggetto e la sua situazione ormonale. In media, ogni seduta può durare da un minimo di 15 minuti a un massimo di un’ora e mezza e molto dipenderà dalla zona che viene trattata.

Altro aspetto fondamentale, da non sottovalutare prima del trattamento, è la necessità di non sottoporre il pelo alla ceretta, di non eliminarlo con le pinzette e di non decolorarlo. In sostanza, qualche giorno prima dell’intervento con il laser, la zona dovrà essere trattata solo con il rasoio. In questo modo, durante la seduta i peli saranno nella fase anagen, ossia nella fase di crescita del ciclo vitale dei peli, e avranno la possibilità di essere colpiti maggiormente dall’energia luminosa.

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